Non indietreggio e non mi chiudo solo perché tu non mi vuoi.
Non smetto di parlarti solo perché ti senti offeso o poco compreso e non
considerato e come soluzione mi scacci dalla tua esistenza! Il tuo ricatto
morale, la tua ripicca messa in atto solo perché vuoi ferirmi da qualche parte
e vuoi farmi star male come stai tu, non c’è! Non sto male ma ho compassione
per la tua piccolezza, la tua bassezza consapevole o non consapevole. Mi
domando: ma dove vuoi andare? Qual è la tua direzione? Non posso che
ringraziarti per avermi fatto vedere altre parti di me e per avermi aiutato,
con il tuo atteggiamento “infantile” a fare un passo avanti nella mia crescita
evolutiva. Spesso non sappiamo cosa farcene di ciò che ci viene detto, molto
spesso lo buttiamo da qualche parte dentro di noi, in una cantina buia o in una
soffitta polverosa dove rimane lì per secoli a impoverire il nostro essere.
Invece voglio volare e andare in posti che non ho ancora visto e conosciuto,
come su una mongolfiera, sospesa nel vuoto, dove lo spazio non ha confini e
qualsiasi direzione va bene perché mi porta esattamente dove voglio andare…….Il
diritto all’esistenza è sacro per ognuno di noi, non mi aspetto da te nulla di
più che la comprensione a questo diritto che è tuo quanto mio! I blocchi che
abbiamo nella vita ritornano in modo ciclico per portarci lì, dove dobbiamo
lavorare di più. Quando indietreggiamo non sempre rimaniamo nel punto di prima,
una piccolissima sfumatura cambia la percezione della nostra esistenza in un
passo in avanti. Tu puoi aver fatto un passo nella direzione che solo tu puoi
conoscere. A mia volta, io, ho fatto un passo nella direzione in cui volevo
andare e ne sono felice. Per questo motivo ti ringrazio e ringrazio l’universo
per ciò che ho imparato oggi.
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