Oggi è il 1 ottobre, una volta era il primo giorno di scuola. Alla prima elementare indossavo un grembiulino nero con un colletto bianco e avevo una cartella di pelle rossa, a forma di busta. Mi piaceva l'odore della pelle ancora nuova e dentro c'era posto solo per un abecedario, due quaderni e l'astuccio di matite colorate. Ancora oggi l'odore dei quaderni nuovi ha per me un fascino irresistibile e ogni volta che li ho davanti, non posso fare a meno di annusarne l'odore. Ho scritto con penne e calamai ( non ridere perché non sono così vecchia) e carta assorbente fino alla terza elementare, le biro (le Bic) sono arrivate come qualcosa di assolutamente innovativo. Devo dire che penne e calamai hanno ancora il loro fascino, anche se al giorno d'oggi risulterebbero scomode. Avevo un banco con il calamaio incorporato ed era il bidello che passava a controllare se c'era sufficiente inchiostro. Inutile dire che le mani avevano spesso qualche macchia nera e la difficoltà maggiore era di mantenere un quaderno pulito, senza aloni neri.
Nonostante il tempo trascorso, per me, questo giorno rimane sempre "il primo giorno di scuola" con i suoi colori e i suoi odori, un ricordo indelebile in tutte le sue sfumature.
Nonostante il tempo trascorso, per me, questo giorno rimane sempre "il primo giorno di scuola" con i suoi colori e i suoi odori, un ricordo indelebile in tutte le sue sfumature.
Il calamaio è uno strumento di scrittura antico, che veniva usato prima dell'introduzione delle penne moderne. Esso era costituito da un contenitore di solito in materiali come porcellana o vetro, che conteneva al suo interno l'inchiostro per scrivere, attraverso l'impiego di un'apposita penna, che era costituita solitamente da un'asta con alla base un pennino. Complimenti per il blog!
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