mercoledì 8 gennaio 2014

GIULIANA E IL VUOTO

Una collega mi ha chiesto se potevo aiutarla a capire qualcosa sul vuoto che lascia una persona cara.
Mi accorgo, sempre più, di quanto breve è l'esistenza umana, di come il tempo trascorra velocemente e gli anni passano in un soffio. Osservo le persone che fanno parte della mia vita, quelle persone a cui voglio bene, quelle persone della mia famiglia con cui ho un legame affettivo e mi rendo conto sempre più dell'amore che c'è  in certi gesti comuni nella normalità quotidiana, gesti di tutti i giorni, alcune volte dati per scontati. Fermarsi e pensare a come sarebbe la tua vita senza quella persona, non a come sarebbe stata, ma come sarà! Il vuoto lasciato da una persona cara ci accompagnerà per sempre, ci può far sentire incompleti ma, anche, potrebbe darci una spinta in avanti, a rivedere le nostre priorità affettive o l'importanza di vivere senza sospesi. Non dobbiamo rimanere fermi su  quello che è stato dato o quello che non si è potuto fare ma riassumere quello che si è riusciti a raccogliere e imparare dall'unione delle rispettive esistenze, sicuramente una fonte di ricchezza per noi.  Il vuoto che una persona cara lascia nella nostra esistenza è difficile da colmare in quanto ogni persona è unica, ma sopratutto unica per la nostra esistenza. La nostalgia che a volte ci assale nel ricordare, la malinconia nel pensare a come sarebbe potuto essere il momento presente, ma la mancanza (il vuoto) ci coglie nei momenti più imprevisti. Il tempo è l'unico guaritore, il tempo mette una distanza tra noi e la nostalgia, piano piano il vuoto diventa più piccolo ma non scompare mai. C'è sempre un non so che quando arriva qualche evento famigliare e ti sembra sempre che manchi qualcuno, ma sai, per come la vedo io, ci sono proprio tutti, tutti anche quelli che sono volati via.

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