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Considero da sempre il Natale come una festa solo per bambini, dove la magia della festa è quel ricordo che permane per tutta la vita. Tutto quello che vedo per le strade parla di consumismo e inutilità, come gli addobbi dell'albero abbinati all'arredamento, gli oggetti natalizi, belli ma perfettamente inutili, tutto imperniato all'immagine, all'appagamento degli occhi. Ho pensato a come dovevano essere i natali di 150 anni fa, dove non c'era molto e dove si addobbava la casa con cose che parlavano di te, della tua famiglia e di cosa era accaduto durante l'anno, delle persone che c'erano e delle persone che non c'erano più ma che erano sempre presenti nel tuo cuore. Dove il regalo è qualcosa di speciale perché pensato tutto l'anno, ricercato o creato, e ha un valore diverso perché non è una strumentalizzazione della festa ma un'attenzione nei confronti dell'affettività tra persone. Il natale era un momento di riconoscimento e ringraziamento. Questa ricorrenza per me è una festa dell'abbondanza, anche materiale ma soprattutto abbondanza di affetti, pensieri, momenti, cibo, pace e serenità. Alcune volte non serve nemmeno parlare, basta esserci e vivere solo l'attimo, godere dello stare con le persone con cui stai bene. E' il momento giusto per riflettere, di fare un resoconto dell'anno, di cosa si è appreso e di cosa si vorrebbe fare di nuovo. E tu come lo vedi il natale?
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