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Avevo sette anni quando per la prima volta mia madre mi mise in mano un fumetto. Era un "topolino" un fumetto per bambini molto divertente e istruttivo. M'innamorai subito delle immagini, dei colori e della storie che trovavo veramente fantastiche. Non la ringrazierò mai abbastanza per avermi abituato alla lettura. Crescendo mi comperava i libri/romanzi che volevo leggere, non ha mai cercato di manipolare le mie letture come spesso fanno certi genitori ma lasciava che fossi io a decidere cosa e quanto leggere. Il ricordo dei fumetti è qualcosa che porto con me da tutta una vita, anche se adesso non leggo più così spesso per mancanza di tempo. Ho spaziato nelle letture più diverse: dai romanzi di avventure alla fantascienza e classici, dai gialli ai rosa (che per altro non sono quelli che preferisco) ai libri di psicologia e comportamento a quelli spirituali. Leggere è cibo per la mente ma anche per l'anima, ti aiuta a riflettere su molte cose. Leggere mi ha insegnato molto di più sulla lingua italiana che la scuola stessa. Ma quello che mi diverte ancora, nonostante il tempo, sono i fumetti....ricordo che a scuola vendevano un "giornalino" con fumetti e altri articoli di scienza e geografia, mia madre fece l'abbonamento alla rivista, ricordo che quel fumetto era letto con interesse anche da parte di mio padre, che come me, adora leggere e conoscere. Non so se è carattere o ereditarietà o educazione so solo che, nel momento in cui ho avuto tra le mani il primo fumetto la mia vita a fatto un salto di qualità e di fantasia.
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