Ci sono dei rari
giorni "pigri", dove una tranquilla comodità mi avvolge, una giornata
tutta dedicata a me stessa, senza interferenze esterne. Li chiamo "giorni
da gatto" e mi sento proprio come il gatto che si gode il silenzio,
il tepore e il non far nulla. Una classica giornata nuvolosa d'inverno, dove il
grigiore del cielo non ti permette di spegnere la luce nemmeno a mezzogiorno.
Sono lì
accoccolata sul divano con la copertina verde e marrone che mi copre le
gambe mentre pagine e pagine di un libro scorrono davanti ai miei
occhi, immersa nella lettura mi
distacco dal tempo più invernale che mai: pioggia, freddo e vento. La luce
della lampada illumina in parte la stanza e mi regala un'atmosfera pacata e
tranquilla. Ogni tanto mi alzo per ravvivare e mettere legna sul fuoco, per poi
ritornare alla lettura. Il romanzo
racconta una storia che mi trasporta in un altro tempo, nelle strade di
un paese mai visto, dove parlo un'altra lingua e incontro persone nuove. Non ho ancora compreso se è il libro che entra
in me o sono io che entro nel libro. Sono giornate dove la bellezza
dell’inverno non è solamente fuori ma anche all'interno della casa, dove tepore,
quiete e pace sono “stati” costruiti attraverso il tempo. Questi “giorni da
gatto” sono particolari, sono giorni dove riscopri te stessa e la tua tranquillità, in queste giornate puoi sentire il sapore di ciò che sei.
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