Mi
piacciono i fiori, mi sono sempre piaciuti. Mi piace guardarli e sentire la
loro fragranza. In questi ultimi giorni guardo le cose in modo diverso, non con
la frequenza di sempre ma con una nuova. Sono ancora alla ricerca del mio
significato di esistenza, perché in questo ultimo anno è cambiato. Cambia, perché
il segreto sta nel rinnovamento, modificare il movimento acquisito in un nuovo movimento e l’unica
certezza ora sta “nell'espressione”
dei fiori. Un linguaggio antico ma con nuove forme espressive e concrete. Un
nuovo ripostiglio dove prendo ciò che mi serve o può servire. Mi arrivano messaggi
da tutte le parti e, a volte, anche in forme strane. Basta saper guardare,
basta saper aspettare……ci vuole pazienza…… ci vuole volontà….a volte stare fermi, immobili nel proprio vuoto porta
a delle vie nuove. Momenti dove butteresti all'aria tutto per rigetto, per
protesta, per abitudine. Per portare dei cambiamenti nuovi, bisogna essere
disposti a buttarne via alcuni dei vecchi, buttarli davvero! Per il mio compleanno tra i molti regali ce né
stato uno particolare: un libro sul linguaggio dei fiori. Mi ero ripromessa di
leggerlo mentre sono in vacanza………ho scoperto che i fiori non sono mai
offensivi né svalutativi nel loro significato ma esprimono diverse emozioni,
anche di dissenso o rifiuto con la loro bellezza e colore. Perciò perché non
prendere spunto da tutto questo? Così mentre vagabondo nelle mie vacanze,
prendo appunti su un notes di riflessioni su cui puntare l’attenzione, mentre
passeggio per città sconosciute, osservo i giardini delle case con le piante e
i fiori. Persino in quelli trascurati la natura ha un suo ordine estetico.
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