Parlo di un’alchimia profonda, spazi che non ho mai visitato. Movimenti interni definiti con una loro dimensione ben precisa, appartengono al corpo e sono collegati da tunnel sotterranei dove per andarci devi sprofondare.
Alchimia interiore, di movimenti, sensazioni,
ricordi e paure troppo profonde per riuscire a galleggiare. Così tutto diventa
chiaro, lucido e riconosco, in questo momento, ciò che sono e dove sono. Riprendo
“animo” e rivedo tutto quello che ho passato in questi mesi, anzi in questo
anno e il contributo nella mia crescita. Non si tratta di vedere ma di
percepire/sentire e riconoscere quella “cosa”,
c’è ma non è te, che ti accompagna per
un po’. Imparare per poi disimparare quasi subito. Basta rinunce! Cos’è vivere? Tu lo sai?
Il piede che mi fa male, l’intossicazione, le
cadute e i punti al pronto soccorso, un fermarsi costrittivo………..per riflettere
e lasciarsi andare, non programmare perché tutto va come deve andare.
Da troppo tempo, ormai, nella mia mente ri-suona un
motivetto allegro che contiene delle parole e una di queste è un colore. È un
incoraggiamento ma anche un suggerimento a non fermarmi dove sono, camminare sempre,
un passo dopo l’altro…….
Vado dove voglio e non dove vuole la materia perché
io, ora, so chi sono.
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