domenica 16 agosto 2015

NAVIGO SENZA BUSSOLA

Scorrono le immagini, come un film o una serie di fotografie in sequenza, ondate, come la marea che sale e scende. La percezione costante è una percezione costante….non si ferma mai, un continuum che lega passato presente futuro. Captare non è percepire!  Cosa fa di una vita un’esistenza? E’ solo perché sono al caldo? Sono solo i giorni di vacanza? I figli o un conto in banca? Quali sono i credo indottrinati che ci portano a credere che stiamo vivendo davvero? La domanda che spesso mi pongo è  “cos’è l’amore?”  siamo davvero convinti di conoscerne il significato? A ogni passaggio in avanti che faccio poi mi ritrovo con la stessa domanda,
dove non c’è una risposta esterna ma una nuova incredibile scoperta interna. Questa domanda non è lontana dalla propria forma interiore del momento, dalla consapevolezza di esistere come fine dell’esistenza stessa. Ma allora che senso ha la domanda?  Mi viene in mente una ricerca senza fine, come un pirata che naviga nell’ infinito alla ricerca di un tesoro munito solo della mappa ma senza una bussola che ti indica la direzione!  Ogni volta che mi ritrovo questa domanda alla mente è perché non ho una risposta ma invece una nuova considerazione della vita che sto vivendo, un'ottima considerazione e un buon punto d'osservazione. E questo sembra sufficiente per adesso anche se so che presto la domanda riaffiorerà all'orizzonte.     









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